La gestione del patrimonio artistico e culturale in Italia

La relazione tra tutela e valorizzazione

Cliente: Intesa Sanpaolo
Centro ASK: Stefano Baia Curioni, Paola Dubini (supervisori scientifici), Laura Forti
Intesa Sanpaolo: Laura Campanini, Fabrizio Guelpa (Servizio Studi e Ricerche); Demetrio Cofone (Ufficio Relazioni Istituzionali Domestiche e Internazionali)

Il dettato dell'articolo 9 della Costituzione ha ispirato nel nostro paese la realizzazione di un grande progetto culturale e istituzionale orientato alla tutela del patrimonio paesaggistico artistico e culturale.
Data la natura la ricchezza e la distribuzione del patrimonio culturale questo progetto di tutela si è trasformato nel tempo in una politica culturale che ha agito con efficacia capillare nei processi di costruzione dell'identità e della cittadinanza.
La risposta organizzativa, ad un obiettivo istituzionale così cruciale, è stata un assetto estremamente articolato che garantisse al contempo unitarietà di indirizzo, presidio di un'enorme varietà di competenze altamente specializzate, presenza capillare sul territorio nazionale che ha nel sistema delle Soprintendenze il suo elemento centrale. L'obiettivo della ricerca è triplice:

1. quantificare la presenza e l'attività dello Stato in termini di tipologia di beni gestiti, di presidio dei territori, di tutela del patrimonio e di relazione tra le attività di tutela e di valorizzazione;

2. contribuire alla riflessione sulla sostenibilità della tutela e della sua integrazione con le istanze di valorizzazione e di sviluppo territoriale;

3. organizzare alcune evidenze su possibili modalità di coniugare, in modi nuovi, tutela e valorizzazione attraverso l'esperienza delle Soprintendenze Speciali di alcune regioni e di alcune istituzioni internazionali.